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Ultimi pensieri danesi...

La permanenza in terra europea è giunta finalmente al termine; il viaggio finora, nonostante non sia stato faticosissimo, è stato abbastanza stancante, sia fisicamente che mentalmente.
 Fino a Monaco ho trovato 39C, da Rostok in poi, per tutta la Danimarca la temperatura si è aggirata intorno ai 15C, non freddissimo ma il vento fortissimo è stato una costante. Niente di difficile, ma doversi spostare ogni giorno comportava un grosso dispendio di energie e di tempo. Domani si parte, chi l'avrebbe mai detto che sarebbe arrivato questo momento. Al di la del ginocchio tutto è quasi apposto, dovrei essere pronto per lasciare la sicurezza di questi posti così abitati per avventurarmi in una terra che conta pochissimi abitanti, caratterizzata da un clima terribile -il peggiore in Europa- , ma che offre paesaggi incredibili. Sinceramente sono un Po preoccupato ma del resto, la paura è solo un continuo rumore di fondo nella condizione umana...

Dalla tenda in cui mi trovo.

C'è il dentro e il fuori. Io sono dentro, il fuori è fuori. In realtà io sono dentro il dentro, perché dentro il sacco a pelo, quindi non semplicemente dentro ma due volte dentro. Due volte dentro non fa fuori, ma ancora più dentro. Fuori piove, dentro, causa la pioggia fuori, è umido. L'umidità dentro il primo dentro, comporta appiccicume dentro il secondo dentro, ovvero il sacco a pelo, e questo comporta fastidio nella mia già stanca persona, provata dal vento fuori e dalla stanchezza ormai dentro. I vestiti umidi, non hanno il tempo di asciugare fuori, per non parlare di dentro... Dormo praticamente per terra da una settimana, ieri mi sono accorto di aver piazzato la tenda sopra una pietra, e pensare che pensavo fosse strana tutta quella scomodità. Le tappe sono brevi qui in terra danese, e mi ritrovo ogni giorno in paesini che già alle 5 muoiono. Oggi ho pranzato alle 5 del pomeriggio con una scatoletta di ravioli" importen den italien" terribili, e cenato con del gullasch "importen den cecoslovackie", terribili. Ora sono nella tenda, a raccontare le prime fesserie che mi passano per la testa perché, essendo in viaggio, non ho molti altri pensieri. Buonanotte da qua dentro...

Danimarca: giorno 5 credo...

Come sono arrivato in Danimarca se solo qualche giorno fa ero a Monaco è un mistero. In realtà c'è poco da sapere, tutto è riconducibile allo stesso drammatico, insopportabile, irreparabile, fastidioso contrattempo che ha condizionato l'estate che doveva essere la più spensierata della mia vita: l'infiammazione alle ginocchia. Più di 1000 km mi separano dalla città di partenza, 450 dei quali, percorsi orgogliosamente in bici nonostante il ginocchio malandato. Dato ciò, per non rischiare di rovinare il soggiorno in terra islandese, è stato scelto di saltare alcune tappe poco interessanti in terra tetevsca. Ora scrivo dalla Danimarca e, sebbene i guai non siano mancati sono quasi tutto intero. Ieri sono arrivato a Rostok, punta estrema nord della Germania che era notte fonda e ho dovuto dormire in una stazione di servizio. L'altro giorno al risveglio non c'era acqua corrente e ho dovuto lavare le parti intime con l'acqua da bere (frizzante). Insomma, sono ufficialmente in viaggio, lo dimostra il fatto che ho condiviso cose con tantissime persone. Alcune piccole considerazioni: I tetevschi parlano l'inglese quasi peggio di noi italiani -mi ricordavo male- ho incontrato raramente gente che lo parlasse comprensibilmente.( eppure l'ultima mia visita in Germania è datata 2008... Mah, sarà la crisi. I Danesi sono un popolo adorabile, e la parte sud-est dello stato è la più bella. Ci sarebbe tanto da scrivere ancora, ma delle paperelle continuano a beccarmi mentre scrivo e mi stanno innervosendo.. A presto gente!

In partenza 1 giorno

Eccomi nuovamente qua! Dopo aver passato all'incirca 10 giorni in viaggio per la Sicilia, godendomi l'apparente guarigione, sono tornato a Torino per iniziare nuovamente il lungo viaggio. Stavolta lascerò l'Italia dal Brennero, per un po' sarà difficile pubblicare foto o video. La strada da fare è tanta e la temperatura che lascio a Torino è africana. Il ginocchio per ora sembra andar bene, vedremo...