Guarda il mio ultimo video, per vederli tutti clicca "video", nella barra in alto!

Due parole. Mobility week 2012


Qualche settimana fa sono stato invitato dagli amici della bicicletta di Genova a presentare Turin-Iceland, era un giorno della mobility week.
La presentazione era alla biblioteca Berio; per l'occasione ho preparato due righe da leggere nella nella sala  e ho deciso ora di pubblicarle qui:



Straordinario è un concetto relativo , è una parola altisonante: quello che significa è solo fuori dall’ordinario, quello che normalmente non si fa.

Vi racconto un giorno

In nessun viaggio mi sono mai preparato, né fisicamente né a livello di attrezzatura; in compenso pensavo giorno e notte a cosa avrei fatto e a quello che di bello mi sarebbe capitato. Questa è la prima volta che parto per un viaggio che, per quanto breve possa essere, non è stato neanche preventivato.
Ho deciso di raccontare questa micro-avventura sia perché si è svolta esattamente nell'arco di 24 ore sia perché dal punto di vista emotivo è stata molto profonda.
La storia non è un romanzo con un finale spettacolare; posso dirvelo già ora: torno a casa alla stessa ora del giorno prima in cui sono partito, e finisce tutto come è iniziato, solo che dietro di me ho una storia nuova, 160Km in 24 ore e 10 ore in sella.
Dopo la parte finale del racconto, io, il protagonista, pedalo per il resto della giornata provando sensazioni simili raccontate nel corso della storia, fino a casa.

La bici


Ecco il secondo post dalla sezione Faq, domande di pubblica utilità.
Che bici usi per viaggiare?
Avevo intenzione di scrivere qualcosa di tecnico/utile o serio, ma mi stupisco sempre meno del fatto che mentre vado avanti nello scrivere un post, questo diventi pian piano più ridicolo, inutile o assurdo, ma è vero che per viaggiare basta una bici... leggete qua.

Grazie (quasi) 1000!


Io sono nato circa 22 fa. Era il 1990 per essere chiari.
21 anni e qualcosa dopo, non riesco a fare bene il calcolo, nel Gennaio 2012, meno di un anno fa è nata, da sola sia chiaro, la pagina facebook omonima a questo sito.
L'intento era quello di creare uno spazio dove condividere socialmente i miei viaggi, i video, i pensieri, le foto e basta, non faccio molto altro, sperando che qualche bella ragazza mi aggiunga nella pagina personale.

Come faccio?

Tra le domande che mi arrivano più spesso per email o che mi fanno quando chiacchiero per strada, quella del titolo del post è una delle più frequenti. Scrivo quindi un post per evitare che qualcuno me lo chieda ancora. Basta.
Finalmente un post di pubblica utilità. Inauguro quindi una nuova pagina, quella delle FAQ ( Frequently asked questions) dove raccoglierò tutte le guide e le cose pratiche e le altre cose per aiutare chi vuole a fare le cose.

Indietro con tutto

La cosa divertente è che quando non hai niente da fare e hai voglia di fare qualcosa, quel qualcosa te lo devi inventare. Al contrario, quando non hai voglia di fare niente -o sei già abbastanza impegnato a fare qualcos'altro, le cose da fare ti sommergono.
E' questa la scusa che ho trovato queste settimane di blocco blog, video e altre attività.

Turin-Sahara, il prossimo docuracconto

Aspetto di lavorar al prossimo docuracconto e scrivo...
Ma prima godetevi l'anteprima del mio prossimo viaggio!
L'anno passato, dopo aver pubblicato su youtube Turin-Iceland, ha ricevuto l'inaspettato numero di 20000 visite (fino a ora) e il suo trailer oltre 30.000 in un giorno su Repubblica.

Che posto bizzarro l'Europa.

Appena ho rimesso piede in Europa, dopo un mese in Marocco, mi sono accorto di vivere in un posto strano... avete notato che:

Statistiche.

Eccomi qua: a casa, a Las Palmas de Gran Canaria.
Ora che ho finalmente trovato riposo, posso dilettarmi nello scrivere un bell'elenco. Lo scrivo anche nella speranza che vi possa esser utile il qualche modo; quindi...
Nel mio viaggio ho:
viaggiato per 50 giorni
attraversato tre confini
percorso 3743Km di cui:
 3 o 400 fuoristrada
50 in autostrada
 200 in salita e -ovviamente- 200 in discesa;
forato una volta... (continua)

.Problemi tecnici. المشاكل التقنية

Questo viaggio mi è costato tanto.
Mi è costato tanto in termini di fatica di volte stress, al di là di tutte le cose eccezionali che mi sono capitate.
A volte mi chiedevo perché io mi fossi portato 10Kg di attrezzatura video. Non trovavo alcuna risposta valida, soprattutto perché non soltanto era il peso a dare fastidio ma l'ingombro e la fragilità degli strumenti. Prima di andare in giro per le medine mi toccava, in ordine:

In Marocco non c’è il pane. Ramadan


In realtà il c’è pane, e quello che si trova nelle botteghe devo ammettere che mi piace di più di quello italiano. Si trovano delle pagnotte rotonde che hanno un sapore eccezionale, ma quello che voglio raccontare è altro. Come sanno tutti il Ramadan è il periodo dell’anno in cui i musulmani si astengono dal mangiare. Questo lo sapevo anche io ma avete mai provato a immaginare com’ è la vita nei paesi islamici in questo periodo? Appena si mette piede in Marocco, la prima cosa che colpisce è l’enorme numero di persone sedute o sdraiate per terra. La gente cerca riparo dal sole all’ombra di qualsiasi oggetto, sia questo un albero o un bidone della spazzatura.

Il mio arrivo in Marocco. Incontro col Console.


2100Km lungo le coste francesi e spagnole. A volte il caldo era mortale, altre volte ad essere mortale era la noia, ma non posso dire che non è stato sempre bello. Nelle piane di Sevilla si arrivava con facilità a 44C°. L'africa si sentiva vicina.
Alla fine sono anche arrivato.
A Tangeri, ad accogliermi in terra marocchina mi aspettava il Console onorario italiano Cav. Ginelli, informato del mio arrivo dall'Ambasciata italiana in Marocco.
Da Tangeri  poi, altri 2000 Km in sella alla bici, giù verso sud, ma prima un piccolo break, giusto a metà del mio viaggio.

L'inizio del mio viaggio. Vicini all'Europa in un altro mondo.

L'Africa da Gibilterra
Non ho parlato molto dell'Europa. C'è poco da dire d'altronde.
L'altro giorno, mentre pedalavo, pensavo. Strano, ma in dieci ore in sella ogni tanto qualche pensiero scappa. Questo finisce qua. Da me a voi. Da una bici su una strada a 2000Km da casa a voi. Non c'è di che.
Pensavo che l'Europa è una terra facile; devo averlo detto anche ai ragazzi di BMradio che settimanalmente mi chiamano per sapere del mio viaggio, ma forse non ne ho spiegato le ragioni.
E' facile perché la gente è uguale a noi, mangiano come noi e vivono come facciamo noi. Siamo uguali nel camminare, nel vestire e perfino nel pensare. Non c'è modo di aver paura. Come si può aver paura di qualcosa che si conosce così bene?
Tutte le strade sono asfaltate, i supermercati puliti e con un sacco di roba esposta e, se hai un problema, la soluzione è vicina.
Questo  mio pensiero, non è una perla di saggezza, ma è arrivato dopo anni di viaggio e dopo mesi sulla strada. Sembra facile a dirsi, ma da sentire è tutt'altra cosa.
La cosa più sorprendente è che mi è arrivato quando ancora non avevo messo piede fuori da Gibilterra. Ora che l'ho fatto, posso dire che ci avevo preso, e l'Europa mi sta iniziando a stare stretta. Ho voglia di Africa, di Asia, di Oceania. Di mondo. Quello in cui viviamo mi sembra finto, facile, per niente vero, ma...
Ma.
Africa.

Dal 21 al 28 o Boh. La fine del mondo (europeo)


Sono stato molto impegnato, giuro. Ma da oggi scriverò più spesso, giuro. E' che sono stati dei giorni impegnativi, vero.
Da quando ho cliccato "pubblica" sull'ultimo post sono passati più di dieci giorni. Quello che scriverò qui sotto però vi ripagherà dell'attesa; almeno quanti di voi non sono in qualche posto interessante e di quello che faccio io non frega niente. Io però in questi giorni ho:
avuto aggrappate sulla testa delle scimmie,
guidato due motorini per 400Km
incontrato (per caso) i miei genitori,
passato lo stretto di Gibilterra e
cenato con il Console italiano a Tangeri.
Ora e nei post successivi racconterò tutto.
Pronti?

Dal 16 al 21. 6 giorni di viaggio e un post lungo lungo.



Ricordo che lasciai Barcellona un caldo giorno di Luglio. Era il lontano 2012. Lo ricordo come fosse ieri.
Ritornare sulla strada non è facile, soprattutto quando dietro ti lasci il super dildo di Barcellona: simbolo azzeccatissimo per la città.

Giorno 15. Il mio sogno è oggi.

Ed eccomi qua, a 22 anni compiuti, con migliaia di chilometri alle spalle e altrettanti chilometri di pagine con storie da raccontare. Storie, alcune delle quali, non usciranno dal mio passato per il resto della mia vita.
Sono sdraiato su un comodo letto in una casa qualunque di Barcellona, in una via alberata che non avevo mai visto prima. Sono sdraiato qui e mi chiedo come ci sia finito.

Dall'8 al 14. Dalle vigne non si scrive.

Bene. Sono sopravvissuto a un'altra settimana. Sono al 14mo giorno. Quasi una settimana; siamo stati insieme fino all' VIII giorno del mio viaggio, quando ancora ero a Toulon.
Le novità di questi giorni? Sono già in Spagna dopo quasi 1000 Km in sella alla mia bici; ho dormito nelle vigne e in spiagge per nudisti; una famiglia marocchina mi ha invitato a cena sulla spiaggia, mi ha regalato dei datteri e mi ha donato dei soldi per il viaggio. Da domani inizia una corsa contro il tempo:  devo percorrere in 12 giorni i 1150Km che mi separano da Gibilterra; scopriremo insieme i motivi di questo mio folle gesto.
Ma andiamo con ordine.

Giorno 6, 7 e 8.Tutti d'un fiato.

Dove eravamo rimasti?
Ah, sì, al giorno del mio compleanno. Che bel giorno.
L'ultima volta che sono riuscito a buttar giù qualcosa era il giorno prima del mio compleanno, ma il post del giorno del mio compleanno non narra il mio viaggio, ma solo quello che è successo prima del giorno del mio compleanno.
Vi avevo parlato di Jeff? il ragazzo olandese che gira in bici e col quale abbiamo inseguito le galline e girovagato per Nizza e dintorni di notte...

Gabriele Saluci, auguri.


Ed eccomi qua, a scrivere di me, come al solito. Ma oggi lo faccio con più gusto per me e per voi: è il mio compleanno! 
Scriverò in terza persona perché fa più figo e perché la storia sembra inventata, almeno non mi prenderete in giro.
Allego qualche foto scannerizzata della mia infanzia. Un'usanza triste e squallida, quella delle foto, ma visto che sono io il protagonista per 'sta volta è figo.

Giorno 5, piccole cose che fanno sempre piacere



Oggi ho finalmente lasciato l'Italia, che bella cosa...
La giornata inizia con una bella salita; se il giorno prima sono stato costretto a fare quella scelta di cui vi parlavo per il motivo di cui vi parlavo, oggi avrei dovuto fare lo stesso. In tutto il giorno sarò salito e sceso su per le colline e montagne della costa azzurra per almeno 15000mt. Tutto il giorno a salire e scendere.
Poi Montecarlo.

Giorno 4, in discesa

Dopo il giorno di meritato riposo eccomi di nuovo viaggio.
Anche se la famiglia che mi ha ospitato, i Mola, sono stati molto gentili, le ultime settimane di stress sono difficili da smaltire, e ancora mi tremano le palpebre.
Ma ora sono in viaggio.

Giorno 2-3, Moncalieri-Mondovì

Dopo la notte trascorsa in prossimità di un passaggio a livello, eccomi di nuovo pronto a partire.
Dopo aver ingrassato gli ingranaggi -cosa che avrei dovuto fare già tempo prima- e aver fissato bene le borse, ripartii.
La prima sera ho anche sistemato la sella, arretrandola di qualche centimetro e alzandola un po'. Scoprirò durante il resto della giornata che è colpa di una ragazza idiota e incompetente di un grosso negozio di ciclismo, che si è quasi compromesso il viaggio dell'anno scorso in Islanda e la salute del mio ginocchio. Maledetta. In realtà la colpa è stata mia, per non aver mai controllato e per non essermi mai informato.
Comunque.

Giorno 1, la partenza

Finalmente un momento libero per scrivere, e scrivo.
Le tre settimane pre-partenza sono state assolutamente infernali, e pensare che fino a tre settimane fa non sapevo di dover partire... In quei 21 giorni ho dovuto ultimare gli ultimi lavori video per la Provincia di Torino, pensare un po' all'università, liberare casa, preparare la valigia (pc e attrezzatura video) per abitare un anno alle canarie, si perché dal Marocco non tornerò in Italia bensì mi fermerò per del tempo al Las Palmas, la città col clima migliore al mondo, tra l'altro. Quella sarà un'esperienza di studio, un ottimo posto per continuare a scrivere le cose dei miei viaggi e per... fare qualche bel video, ma quella sarà un'altra storia,  ne parlerò a breve.
Oggi vi presento: La partenza, e il primo giorno.

Gli eventi della settimana pre-partenza, non perdetevi

Visto che questa è stata una lunga settimana -noiosa- piena di impegni e di novità, ecco che mi tocca scrivere apposta un post per riassumere un po'-st quello che vi propone il mondo dei viaggi, il mio mondo dei viaggi; ed ecco a voi:
(e scusate se è tardi)

-Venerdì 6 Luglio intervista su Verconica Radio
-Sabato 7 Luglio proiezione Turin-Iceland al Border Land di Torino. (Evento facebook)
-Lunedi 9 Luglio intervista in diretta su Bicycle TV, conduce Giselle Martino, con domande via twitter e tanta altra roba bella (Evento facebook)
-Martedì 10 Luglio Intervista pre-partenza su BM Radio, ore 13.15
-Martedì 10 Luglio, ore 19 al parco del Valentino di Torino, la mia partenza ufficiale, passa a salutarmi (Evento facebook)
La partenza e il comunicato stampa anche sugli eventi di Torino (TorinoToday)

E poi, il 19 Settembre a Genova, ospite a FIAB per presentazione T-I e T-S, con video di Turin-ICeland.


Che ne diresti di leggere un altro articolo a caso del blog? Potresti trovarlo interessante!

Turin-Sahara promo

Questo è il promo del prossimo viaggio.
E a voi va?



Che ne diresti di leggere un altro articolo a caso del blog? Potresti trovarlo interessante!

Turin-Sahara, cosa farò?


Come ho sempre pensato, e come è stato dimostrato, voler stabilire un itinerario è impossibile, nonché cosa da allocchi.
Solo chi non sa viaggiare può avere la pretesa di poter stabilire delle tappe, avere il potere di forzare il destino insomma. Come potrei mai sapere, prevedere o immaginare quali posti visiterò ogni giorno? In un viaggio di due mesi è ovvio che qualcosa vada storto, e ben venga. Se non posso forzare il destino posso almeno accontentarmi di sfidarlo?

Scrivo delle cose sul viaggio?

Scrivo o non scrivo? Scrivo o non scrivo? Scrivo o non scrivo? Scrivo o non scrivo? Scrivo o non scrivo? Scrivo o non scrivo? Scrivo o non scrivo? Scrivo o non scrivo? Scrivo o non scrivo?
Scrivo.

Turin-Sahara. Cosa credo mi aspetta.

Non ci sono immagini da condividere. E' tutto nella mia testa.
Per ora posso solo immaginare cosa mi aspetterà, e già non è facile, credo sarà la prova più dura che potrei affrontare in questo periodo. Non voglio fare le cose difficili ma il problema è che ora a Torino (27/06/2012 ore 23:44) ci sono 25 gradi e sento caldo ma a Marrakech in questo stesso momento ce ne sono 36.
Di giorno è ancora peggio, oggi segnava 46C°, non a Torino.

Postiki, il catamarano in plastica da recupero

Plastica, tanta plastica, tonnellate di plastica.
Con il mio scudiero Lorenzo, abbiamo deciso di costruire una piccola imbarcazione di bottiglie di plastica e navigare il Po. Perché? Boh.
Perché per molti non è facile capire il valore che possono avere i rifiuti. Un dato: di circa 450.000 bottigliette in plastica prodotte da materia prima, ne vanno in riciclo solo 180.000. So queste cose perché ho girato dei video per la sensibilizzazione della popolazione torinese sulla raccolta della plastica (Guarda il primo spot).
Ma andiamo oltre.

Bahamas, un paradiso di isole ricche di fascino

(post ospite)

All’atmosfera caraibica che caratterizza questo affascinante arcipelago si aggiungono le sue radici africane e l’impronta coloniale inglese. Una passeggiata "all inclusive" per Nassau e le sue spiagge paradisiache...


Bad Homburg: viaggio al limite nord dell'Impero Romano



Siamo nel 74 d.C. e al potere a Roma c'è Vespasiano che, come ogni imperatore che si rispetti, punta ad allargare i confini dell’impero. Per farlo, guarda a nord verso l'attuale Germania e sposta le sue legioni in quella direzione. Battaglie vinte, castrum e fortilizi eretti e qualche decina di centurie per mantenere l'ordine. È così che, anno dopo anno e imperatore dopo imperatore, nelle zone lungo il Reno si va formando il Limes romano, la cui importanza è stata riconosciuta nel 2005 dall'UNESCO che lo ha inserito nella lista dei siti Patrimonio dell'Umanità.

Igloo a Torino

In un rigido inverno come quello di quest'anno non c'è modo migliore di riscaldarsi che uscire a mezzanotte per andare a costruire un igloo. In piazza Vittorio.
Erano, come detto, le 12 am e io e il mio solito compagno di avventure Lorenzo, abbiamo deciso di uscire di casa per andare a costruire un igloo in pieno centro.
L'idea strana è anta da un'idea ancora più strana:
mentre eravamo in strada a raccogliere neve fresca per fare l'acqua distillata per la mia pianta carnivora e per la granita con i limoni, abbiamo notato che sarebbe stato tremendamente intelligente infilare la neve nel frigorifero.