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T-I, e fu così che partii, e poi tornai, e un'altra volta partii...

I preparativi per il lungo viaggio erano quasi al termine e non restava che partire ho scritto tempo addietro; così  feci.


GIORNO 1, la partenza:
Era una fresca domenica del lontano Luglio 2011, il 17 per essere precisi, e tutto l'occorrente era sistemato all'interno delle borse. Nonostante avessi deciso di portare con me praticamente nulla, le borse erano piene all'inverosimile e, in totale, pesavano una trentina di chili, un peso assurdo per un viaggio del genere.
Il primo giorno l'itinerario prevedeva il raggiungimento di una località a circa 80 chilometri a nord di Torino, e, per il tragitto, un amico conosciuto da poco si sarebbe unito a me, per poi tornare a casa in treno. Per una serie di motivi che non sto a spiegare, e che non c'entrano col viaggio, tornai col treno anch'io, rimandando la partenza al giorno dopo...



GIORNO 2, la partenza


Era un fresco lunedi dell'ormai lontano Luglio 2011, il 18 se volete, e tutto l'occorrente per il lungo viaggio era già sistemato nelle borse dal giorno prima. Nonostante avessi già percorso le noiose strade che mi portavano lontano da Torino, il viaggio si prospettava ricco di sorprese e novità: ha piovuto abbondantemente per quasi tutto il pomeriggio, poi ha fatto caldo, poi nuovamente freddo e poi ancora freddo.
Invece che percorrere solamente 80km il primo (secondo) giorno di avventura, avrei voluto raggiungere almeno il lago di Como, e forse è stato quello il più grosso sbaglio della mia vita, oltre a tanti altri...
Destino volle però, che quel giorno non sarei mai arrivato alla prefissata destinazione, ma che mi fermassi a bordo della statale, sfinito dopo 120 chilometri, piazzassi la tenda e dormissi li, tra un gruppo di cerbiatti sospettosi che pascolavano e le macchine che sfrecciavano sulla strada. (120 chilometri non sono tanti, anzi, però il bagaglio era veramente spettacolare e le ruote tassellate da fuoristrada facevano un mare d'attrito)

I giorni seguenti, dovetti ridurre progressivamente i tempi di marcia e i chilometri percorsi, tant'è che il secondo giorno feci 60km e il terzo 30. Tutto era dovuto a una forte infiammazione a entrambe le ginocchia, che, inizialmente ha fatto capolino il primo giorno, ma che, essendo stata richiamata i giorni seguenti, poi non mi ha lasciato più tregua. 
Prima di far ritorno a Torino, onde evitare di peggiorare ulteriormente la situazione, sono stato fermo un paio di giorni in un fantastico posto sul lago di Como, per vedere semmai mi fosse passato il dolore. (Il dolore, fondamentalmente non era fortissimo, potevo camminare tranquillamente, l'unica cosa in cui ero impedito, era il movimento della pedalata).
Sono quindi ritornato per l'ennesima volta, con la coda tra le gambe a Torino, ed è da qui che ora scrivo, aspettando che la mia cagionevole salute mi permetta di riprendere il viaggio, in un altro paio di giorni al massimo, più forte e motivato di prima...





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