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Turin-Sahara. Cosa credo mi aspetta.

Non ci sono immagini da condividere. E' tutto nella mia testa.
Per ora posso solo immaginare cosa mi aspetterà, e già non è facile, credo sarà la prova più dura che potrei affrontare in questo periodo. Non voglio fare le cose difficili ma il problema è che ora a Torino (27/06/2012 ore 23:44) ci sono 25 gradi e sento caldo ma a Marrakech in questo stesso momento ce ne sono 36.
Di giorno è ancora peggio, oggi segnava 46C°, non a Torino.

Può un piccolo uomo siciliano sfidare da solo il più grande deserto della terra nel momento in cui è meno accessibile? Non si sa, c'è solo un modo per scoprirlo.
 La cosa più divertente è che c'è gente che vive da quelle parti; non vedo l'ora di conoscerli.
Una cosa vorrei sfatare: il viaggio si chiama Turin-Sahara, ma non attraverserò il deserto, è impensabile in bici, magari a piedi ma in bici non credo sia facile. Il viaggio si chiama così perché terminerà col mio arrivo nel Sahara, dalle parti di Dakhla o El Aaiun, vedrò come si metteranno le cose, ma non lo attraverserò.
E fin qua ci siamo.
Turin-Iceland in confronto sarà come mangiare noccioline. E' vero, anche lì ho attraversato deserti, digiunato faticato e tanto altro ancora, cose che -purtroppo- non ho avuto modo di raccontare in questo blog, ma... non so più dove andare a parare, ormai ho scritto e non cancello. Il fatto è che tutto quel caldo di cui si sente parlare mi spaventa. Se si sente freddo ci si può coprire quanto si vuole, ma col caldo che fai?
Non nascondo di essere preoccupato, mancano 14 giorni alla partenza, fino a ieri credevo mancasse un mese.
C'è anche da dire che durante il percorso fino a metà Marocco avrò contatti con la gente, non sarò in completo isolamento come in Islanda.
Beh, che altro dire?
Di allenarmi manco a dirlo, tra il lavoro, l'università e le piccole cose della vita quotidiana non ho il tempo per pensare a queste cose; spero solo non finisca tutto con una brutta figura come stava per accadere l'anno scorso.
A sproposito, avete visto che bello il logo del viaggio che ha disegnato il mio amico Luca Sgarbossa che verrà con me per un pezzo? Un altro grande uomo.
E questo è il primo pezzo di Turin-Sahara, i prossimi saranno più interessanti, promesso.



Che ne diresti di leggere un altro articolo a caso del blog? Potresti trovarlo interessante!

1 commento:

  1. é vero Luca Sgarbossa ti ha disegnato un bel logo. Sei fortunato!
    Pier Doglietto

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