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Statistiche.

Eccomi qua: a casa, a Las Palmas de Gran Canaria.
Ora che ho finalmente trovato riposo, posso dilettarmi nello scrivere un bell'elenco. Lo scrivo anche nella speranza che vi possa esser utile il qualche modo; quindi...
Nel mio viaggio ho:
viaggiato per 50 giorni
attraversato tre confini
percorso 3743Km di cui:
 3 o 400 fuoristrada
50 in autostrada
 200 in salita e -ovviamente- 200 in discesa;
forato una volta... (continua)

.Problemi tecnici. المشاكل التقنية

Questo viaggio mi è costato tanto.
Mi è costato tanto in termini di fatica di volte stress, al di là di tutte le cose eccezionali che mi sono capitate.
A volte mi chiedevo perché io mi fossi portato 10Kg di attrezzatura video. Non trovavo alcuna risposta valida, soprattutto perché non soltanto era il peso a dare fastidio ma l'ingombro e la fragilità degli strumenti. Prima di andare in giro per le medine mi toccava, in ordine:

In Marocco non c’è il pane. Ramadan


In realtà il c’è pane, e quello che si trova nelle botteghe devo ammettere che mi piace di più di quello italiano. Si trovano delle pagnotte rotonde che hanno un sapore eccezionale, ma quello che voglio raccontare è altro. Come sanno tutti il Ramadan è il periodo dell’anno in cui i musulmani si astengono dal mangiare. Questo lo sapevo anche io ma avete mai provato a immaginare com’ è la vita nei paesi islamici in questo periodo? Appena si mette piede in Marocco, la prima cosa che colpisce è l’enorme numero di persone sedute o sdraiate per terra. La gente cerca riparo dal sole all’ombra di qualsiasi oggetto, sia questo un albero o un bidone della spazzatura.

Il mio arrivo in Marocco. Incontro col Console.


2100Km lungo le coste francesi e spagnole. A volte il caldo era mortale, altre volte ad essere mortale era la noia, ma non posso dire che non è stato sempre bello. Nelle piane di Sevilla si arrivava con facilità a 44C°. L'africa si sentiva vicina.
Alla fine sono anche arrivato.
A Tangeri, ad accogliermi in terra marocchina mi aspettava il Console onorario italiano Cav. Ginelli, informato del mio arrivo dall'Ambasciata italiana in Marocco.
Da Tangeri  poi, altri 2000 Km in sella alla bici, giù verso sud, ma prima un piccolo break, giusto a metà del mio viaggio.

L'inizio del mio viaggio. Vicini all'Europa in un altro mondo.

L'Africa da Gibilterra
Non ho parlato molto dell'Europa. C'è poco da dire d'altronde.
L'altro giorno, mentre pedalavo, pensavo. Strano, ma in dieci ore in sella ogni tanto qualche pensiero scappa. Questo finisce qua. Da me a voi. Da una bici su una strada a 2000Km da casa a voi. Non c'è di che.
Pensavo che l'Europa è una terra facile; devo averlo detto anche ai ragazzi di BMradio che settimanalmente mi chiamano per sapere del mio viaggio, ma forse non ne ho spiegato le ragioni.
E' facile perché la gente è uguale a noi, mangiano come noi e vivono come facciamo noi. Siamo uguali nel camminare, nel vestire e perfino nel pensare. Non c'è modo di aver paura. Come si può aver paura di qualcosa che si conosce così bene?
Tutte le strade sono asfaltate, i supermercati puliti e con un sacco di roba esposta e, se hai un problema, la soluzione è vicina.
Questo  mio pensiero, non è una perla di saggezza, ma è arrivato dopo anni di viaggio e dopo mesi sulla strada. Sembra facile a dirsi, ma da sentire è tutt'altra cosa.
La cosa più sorprendente è che mi è arrivato quando ancora non avevo messo piede fuori da Gibilterra. Ora che l'ho fatto, posso dire che ci avevo preso, e l'Europa mi sta iniziando a stare stretta. Ho voglia di Africa, di Asia, di Oceania. Di mondo. Quello in cui viviamo mi sembra finto, facile, per niente vero, ma...
Ma.
Africa.

Dal 21 al 28 o Boh. La fine del mondo (europeo)


Sono stato molto impegnato, giuro. Ma da oggi scriverò più spesso, giuro. E' che sono stati dei giorni impegnativi, vero.
Da quando ho cliccato "pubblica" sull'ultimo post sono passati più di dieci giorni. Quello che scriverò qui sotto però vi ripagherà dell'attesa; almeno quanti di voi non sono in qualche posto interessante e di quello che faccio io non frega niente. Io però in questi giorni ho:
avuto aggrappate sulla testa delle scimmie,
guidato due motorini per 400Km
incontrato (per caso) i miei genitori,
passato lo stretto di Gibilterra e
cenato con il Console italiano a Tangeri.
Ora e nei post successivi racconterò tutto.
Pronti?