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Dal 21 al 28 o Boh. La fine del mondo (europeo)


Sono stato molto impegnato, giuro. Ma da oggi scriverò più spesso, giuro. E' che sono stati dei giorni impegnativi, vero.
Da quando ho cliccato "pubblica" sull'ultimo post sono passati più di dieci giorni. Quello che scriverò qui sotto però vi ripagherà dell'attesa; almeno quanti di voi non sono in qualche posto interessante e di quello che faccio io non frega niente. Io però in questi giorni ho:
avuto aggrappate sulla testa delle scimmie,
guidato due motorini per 400Km
incontrato (per caso) i miei genitori,
passato lo stretto di Gibilterra e
cenato con il Console italiano a Tangeri.
Ora e nei post successivi racconterò tutto.
Pronti?

Racconto solo brevemente il mio tragitto perché ormai, visto come vanno le cose, è la cosa che meno importa.
Ci eravamo lasciati a Cartagena, 700 Km in bici più in dietro. Da allora sono stato a Granada e Malaga, Gibilterra e Siviglia, Cadiz e Tarifa. Ho passato la maggior parte di questo tempo con la ragazza russa che raggiungevo nelle grandi città.
Da Malaga abbiamo affittato un piccolo motorino. Con questo abbiamo raggiunto, dopo 130Km in due ore -che gioia, Gibilterra.
Irina, così si chiama la ragazza russa, era super eccitata. Non era mai stata così a sud e non aveva mai visto delle scimmie in libertà.








Gibilterrà non è Spagna. Per andare a Gibilterra si passa dalla dogana.
-Ira, pass me your passport, we have to check.
-Which passport?
-Yours
Irina è stata lasciata su una spiaggia in Spagna.
Lo so, non sono un cavaliere, ma cosa avreste fatto?
Gliel'ho detto io che una persona, per di più russa, non può permettersi di girovagare per l'Europa senza documenti.
Poco male, mi ha solo aspettato qualche ora mentre io entravo a Gibilterra e visitavo il parco naturale, le grotte di St. Michael e il tunnel scavato nella roccia.



Tornammo a Màlaga.
Se vi trovate a passare da Màlaga, vi consiglio di dirigervi in una via poco nota dove fanno questo:




La pietanza non ben identificata nella foto soprastante in realtà è una patata al forno tagliata a metà e imbottita come un panino. Deliziosa e nutriente.


 

Di sera siamo andati poi a fare un giro sulle montagne sopra Màlaga.
Dopo il soggiorno a Màlaga, visto il mio eccesso di tempo, ho deciso di andare anche a Siviglia. Eccesso di tempo sì, ma non per andare in bici, infatti da

Siviglia era una città carina, ma niente di eccezionale. Dicevano fosse più bella di Granada. Dicevano così, ma si sa, la gente a volte ha del jamon sugli occhi.
Da Siviglia, con Irina, abbiamo preso un altro motorino per andare a Cadiz, la prima città europea e quindi la più vecchia. Carina.
Da Siviglia, si è fatto tardi, era il 4 e non me ne ero nemmeno accorto. Alla fine ho preso un bus da Siviglia a Tarifa, da dove avrei attraversato lo stretto di Gibilterra.
Arrivato a Tarifa, mentre aggiustavo la ruota di dietro (unica foratura in 4000Km dei miei viaggi in bici) ricevo una telefonata da mio padre.
-Siamo a Tarifa, dove ci vediamo?
I miei genitori, in camper, hanno deciso di visitare il Marocco. In quattro giorni hanno percorso l'Italia nella sua lunghezza, la Francia e la Spagna: il mio stesso percorso solo che in autostrada. A dire il vero anche io molti pezzi li ho dovuti fare in autostrada, ma questa è una storia che un altro giorno racconterò.
Per quanto riguarda il viaggio del resto della mia famiglia; loro hanno intenzione di stare due settimane in Marocco, quindi io:
passerò questo tempo con loro così da riposarmi e visitare delle zone che altrimenti non visiterei. Poi verrò lasciato di nuovo a Tangeri per riprendere il mio viaggio per altre due settimane.
Da Torino le mie ruote hanno già girato per 2200Km e per 28 giorni.
Da Tangeri, quando riprenderò il mio viaggio, dovrò pedalare per altri 1600Km; almeno così sembra sulla mappa. Ne farò altri 2000 almeno.
Mi fermerò nel territorio militare del Wester Sahara. Meglio non chiamarlo così, ne parlerò fra qualche altro post. Il mio arrivo sarà nella città di  العيون  (El Aaiun).
Scenderò poi ancora a sud, (se avrò tempo in bici, altrimenti in autostop fino al tropico del cancro) 500Km più in giù, fino alla città di الداخلة (Dakhla), tanto per vedere che aria tira.




   Ed eccomi in Marocco; volete sapere com'è questa terra?
Ve lo dirò domani, per oggi avete avuto fin troppe informazioni.



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