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Oltre ogni limite...#WeAreInPuglia

Avete presente la telefonata della vita? Appena mi è arrivata ho detto di no. Poi ci ho ripensato.
Di telefonate che mi hanno cambiato la vita me ne sono arrivate così tante che ho perso il conto e adesso sono arrivato alla conclusione che non può esistere un avvenimento che ti cambia la vita. La vita resta sempre la stessa. Quello che cambia è la strada che scegli di fare e sei tu quello che orchestra il tutto, bisogna esser bravi a scegliere quella giusta. Certo, un po' di fortuna ci vuole, ma la cosa più importante e più difficile è saper essere dei buoni burattinai.
Questa è la storia di un viaggio in Puglia dal punto di vista di un videomaker.

Ero appena tornato da più di un mese di viaggio filato tra Malta, Polonia, Parigi e Lanzarote, stanco, sporco e stremato come al solito. Erano le 4 di pomeriggio e mi stavo godendo l'unico attimo di riposo dopo circa 800 ore di lavoro spalmate in un mese e pochi giorni.
Mi squilla il telefono, a chiamare era Radio Capital, memorizzato così in rubrica.
Era Gianni, della redazione di Capital in the world, che mi invitava ad andare con loro, insieme a Lonely Planet Italia per la settimana dal 28 Giugno al 6 Luglio, in giro per la Puglia.
Il progetto non è nuovo: è la terza volta per loro in Puglia, oltre ad altre 18 in giro per il mondo. Ma tra tutte le mete che ci sono proprio per la Puglia mi dovevate chiamare? (Questa poi s'è rivelata una sorpresa ma ne parleremo dopo).

-No, grazie Gianni ma sono già impegnato per quelle date, il 26 ho un volo per Dar Es Salaam,  Tanzania.

Stacco il telefono e mi dico: sono un coglione. Sarà una cosa divertente; ogni giorno in  un posto diverso, avrò l'occasione di vedere dietro le quinte una settimana di diretta itinerante, di conoscere meglio Lonely Planet e di scoprire a fondo la Puglia, di partecipare a un progetto in scala nazionale unico ed eccezionale. Richiamo.

In volo su Monopo
Dopo aver dato la mia disponibilità, inizia la riorganizzazione del calendario:
avrei dovuto spostare il mio volo -e quello della mia compagna di viaggio.
Dopo aver chiesto al resto del gruppo in Africa se il cambiamento andasse bene.
 Si, sulla carta è facile, il problema è che avevo prenotato un volo con Egyptair... non l'avessi mai fatto.

La faccio breve: il servizio clienti di Egyptair non funziona.
Ci sono un paio di numeri da chiamare, di quelli col risponditore automatico e solo due scelte: tasto 1 prenotazioni normali, tasto due agenzie e gruppi. Manco a dirlo che l'1 non risponde manco a morire. Il 2 risponde sempre.
Dopo centinaia di chiamate all'1, inizio a chiamare il 2. Tutte le volte parlo con la stessa persona che mi dice che non ci può far niente. Continuo a chiamare.
Chiamo Roma, Milano, gli uffici cargo, gli uffici amministrativi e cerco il responsabile. Niente. Circa 200 chiamate dalle 9 di mattina alle 4 e mezza di pomeriggio.
pagina 1 di 25, il primo giorno.

Più passa il tempo più si alzano i prezzi e cambiare due voli intercontinentali a distanza di una settimana non è troppo economico.
Alle 17 il servizio clienti, con molta professionalità dice: gentile cliente, i nostri uffici sono aperti dalle 10 alle 17, grazie e arrivederci. 
Ma se non lavorate mai come fate a chiudere alle 17?
Allora chiamo prima Londra e poi New York, sperando nell'aiuto del fuso orario. Niente.
In tutto questo decine di mail.

Il giorno dopo riprovo dalle 10 alle 17, ancora nessuna risposta. Tutto sospeso, tutti aspettano risposte in fretta e io sono tra l'incudine e il martello, anche perché i prezzi salgono di ora in ora.
Il giorno dopo fino alle 15 nessuna risposta. Misteriosamente si fa viva una per email e mi intima, in un italiano sgangherato, pari a quello del loro sito web, di fare un bonifico entro mezz'ora altrimenti cambiano ancora il prezzo. La mafia egiziana.
Corro in banca e faccio il bonifico. 

Dopo una settimana in giro per la favolosa Toscana per #sbancalabancaperilmeyer, un altro progetto, torno a Torino e riparto per la Puglia.

Insieme a Lonely Planet Italia e Capital in the world, la trasmissione di Doris Zaccone in onda ogni giorno su Radio Capital, accompagnati da Pugliapromozione, avremmo girato una settimana per la Puglia, raccontando il nostro viaggio e tutto quello che la Puglia ha da offrire.
Di tutto questo io avrei dovuto produrre un video al giorno, per una settimana, mentre loro facevano le loro cose. E qui sta la sfida.
Tra tutti i problemi del viaggio, spostamenti, ritardi, cancellazioni, pranzi e cene, zaini di qua e zaini di la, avrei dovuto raccogliere del materiale video ogni giorno e la mattina montare il tutto.


Più passavano i giorni però, più che colleghi eravamo sempre più amici, si rideva, si scherzava e si stava bene, il miglior mood per lavorare. La professionalità e la competenza di tutti è stata ammirevole, tra tutte le pressioni che si hanno quando si affronta un progetto del genere, il gruppo è rimasto unito e si è sempre lavorato bene e il risultato si vede dall'ottimo lavoro che abbiamo fatto.

Non c'è bisogno che io stia qui a raccontare tutto quello che abbiamo fatto,  lo potete ascoltare tra gli streaming di radio capital o potete vedere il montaggio di tutti i video su Repubblica.it.
Se preferite YouTube, guardate questa playlist cliccando sull'immagine.


Adesso sono in aeroporto, vado in Tanzania per qualche tempo, spero di poter scrivere tutto quello che mi succede in quella terra fantascita. Più probabilmente avrete mie notizie al ritorno.
Adesso stacco, al megafono dell'aeroporto mi annunciano che alle 17.30 ci sarà la messa; non posso perdermela. E alle 17.50 volo.
Buon viaggio.