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Cosa fare a Istanbul

Ero già stato in Turchia e a Istanbul ma visto che ero in giro in moto dalle parti dei Balcani perché no? Ho deciso di farci un salto.
Prima di andare mi avevano scritto da #snaptraveller e grazie a loro ho potuto alloggiare all’ Hotel Arena Istanbul, l’hotel quattro stelle di cui ho scritto qualcosa qui.
Cosa c’è da vedere a Istanbul?
Ho passato un paio di giorni a Costantinopoli e dopo l’abbondante colazione dell’albergo, eccole cose che si possono vedere in città:

1: La moschea Blu.
Davvero pensate che sia così scontato? Vabbè che sto facendo una top 5 e che appena finirò di scrivere mi renderò conto di aver creato una cosa tanto scontata quanto quella che leggete nei numerosi blog che ci sono in giro, ecco il 1bis: La moschea blu  Il ponte sul Bosforo.
Al primo posto io ci metto il ponte sul Bosforo, a mio parere più interessante anche se è una costruzione in cemento armato a 6 corsie senza nessuna grande storia. Ma immaginate questo ponte che collega due mondi: da una parte l’Europa dall’altra l’Asia. Da una parte c’è gente che crede al figlio di Maria, dall’altra gente che crede al suo collega un po’ più in carne, quelli che santificano le vacche e quelli che mangiano i cani.
Beh, oltre a queste superficiali generalizzazioni, il ponte è tra il Mediterraneo dal Mar Nero. Percorrere i suoi 1,5 km è come fare un viaggio infinito.

La Moschea Blu.
2: La Moschea Blu, non è l’unica moschea di Istanbul ma sicuramente la più famosa. Beh, è bella, c’è poco da dire, ma sappiate che essendo così famosa adesso non è altro che un’attrazione turistica, di originale è rimasto ben poco. All'interno troverete una flotta di turisti che spesso si comportano in maniera sgarbata e non rispettano le regole del posto, che entrano solo per poter dire di esser stati in una moschea. Se cercate un posto bello, forse meno appariscente ma sicuramente più originale, ecco
3: Süleymaniye Camii, che è un’altra moschea, è bella.

Süleymaniye Camii.
4: Hagia sofia. Forse questa Basilica è il monumento più interessante della città. Un tempo era una cattedrale cattolica, poi è diventata una moschea. Lì ho imparato che per far diventare una cattedrale moschea, basta aggiungere qualche torre e il gioco è fatto. In realtà la storia è molto più complessa e sanguinosa, andate a leggerla.

5: I kebab Beh, quando si parla di visite turistiche si pensa subito ai monumenti, eppure sono le persone e quello che fanno che danno l'animo alle città. A Istanbul ci sono tanti kebbabbari e tanti kebab e questo merita una nota; e poi io sono un grande fan dei kebab, devo dire però che quelli di Istanbul sì sono famosi, ma non sono così buoni come ne ho mangiati da altre parti. Sarà che li fanno col pollo, e che poco tempo prima ero in Grecia dove si mangia la pita, molto diversa seppur simile, e sicuramente molto più gustosa. 
Però è divertente vedere quanti kabbabbari ci possano essere concentrati nel centro storico, sono quasi più che a Torino. Ci sono più ristorantini di kebab che qualsiasi tipo di negozio, ci sono 3 kebabbari per ogni abitante di Istanbul (sono quasi 20 milioni di abitanti). 
La cosa più bella per un fan come me è che se mangi un kebab a Istanbul è come se lo andassi a mangiare alla fonte: la fonte dei Kebab, la mecca del Doner.
E poi costano solo 1,5€.
Io e un kebbabbaro.


Il bazar. Non l'ho messo in classifica e non vorrei nemmeno parlare, però se andate a Istanbul sicuramente in un modo o nell'altro ci andrete a finire e visto che poi ve la prendereste con me, ecco che qui: è la pacchianata più turistica che ci sia in città, zeppo di cianfrusaglie e paccottiglia, povero, non c’è rimasto niente di originale.
La cosa positiva è che i venditori non sono così insistenti come in altre parti del mondo. Mi dispiace per quelli che ci vanno a finire e poi pensano che i mercati sian tutti così. 
Chiamate le cose col loro nome, questo non è un bazar.


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