
La notte del 16 marzo, infatti, è stata “bianca”: la maggior parte dei negozi è rimasta aperta, musei, mostre e spettacoli itineranti, erano a disposizione di tutti coloro volessero scoprire gli angoli di cultura torinese.
Alla sera, i giochi di fuoco esplosi sul lungo Po, erano accompagnati dalle canzoni di Roberto Vecchioni; è stato proprio allora che mi sono sentito circondato d’amore e d’affetto: la gente tutta a un tratto ha iniziato a stringersi in una calorosa morsa: decine di migliaia di persone unite con l’animo e il corpo.
Si stava cosi stretti che spesso lasciavo l’equilibrio e mi appoggiavo alla gente, nessuno si lamentava o notava la differenza.
Il giorno dopo, giorno 17, la festa è continuata, un’altrettanto enorme numero di persone affollava l’ex capitale, però, e con grande disappunto e dispiacere, il palcoscenico allestito in piazza Vittorio dove si sono esibiti cantanti di tutta Italia la sera prima, stava per essere smontato, in compenso, l’enorme scultura di cioccolato di 14 metri, rappresentante l’Italia e le sue attrazioni più importanti, era ancora in bella mostra in
Il giorno dopo, giorno 17, la festa è continuata, un’altrettanto enorme numero di persone affollava l’ex capitale, però, e con grande disappunto e dispiacere, il palcoscenico allestito in piazza Vittorio dove si sono esibiti cantanti di tutta Italia la sera prima, stava per essere smontato, in compenso, l’enorme scultura di cioccolato di 14 metri, rappresentante l’Italia e le sue attrazioni più importanti, era ancora in bella mostra in
Nonostante il cattivo tempo, la festa è stata grandiosa, un enorme numero di persone è accorso per festeggiare il compleanno di mamma Italia, mostrando grande spirito nazionalistico e amore per la patria degno del più incallito sostenitore nazionale francese e, anche se negli ultimi tempi le cose in Italia spesso vanno chissà dove, la nostra amata bandiera tricolore, riesce ancora a svolazzare libera nel cielo...