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M'è successa una cosa: i preti di Bergamo...parte 1


Mancava poco al mio grande viaggio estivo, tour autostopparo della penisola iberica, almeno fino allora credevo, è andata a finire poi diversamente, ma di questo ho parlato qui. 
Mancava quindi solo un giorno, finalmente mi sarei lasciato tutto alle spalle, tutti i problemi dell'anno stavano per essere dimenticati e sostituiti da avventure e divertimenti; niente avrebbe potuto rovinare quei momenti, infastidirmi o scocciarmi...o forse si!?




Bergamo, la città più normale d'Italia, bella, ma non eccezionale, era li che mi trovavo, e solamente perchè era la mia base di partenza, da li mi aspettava infatti un aereo che mi avrebbe portato a Saragozza, Spagna.
Ero arrivato li dopo tre giorni passati di autostop tra Torino, Verona e il lago di Garda.
Il giorno prima di arrivare a Bergamo da Sirmione (lago di Garda), dove mi ero accampato per la notte, proprio sulle rive del lago. Li passai la notte più difficile e divertente della mia vita, quasi peggio di quella volta che dormii dentro un ascensore a Lisbona.

Avevo una tenda, per ogni evenienza, ma a quanto pare non bastò per il violentissimo acquazzone estivo che mi tormentò tutta la notte; dal cielo piombavano sulla ridicola tenda pezzi di ghiaccio che parevano testicoli di bue, l'acqua penetrava nella tenda da ogni cucitura e cerniera, il sacco a pelo e il materassino galleggiavano quasi, tanto vale sarebbe stato dormire nel lago...
Come una lumaca dentro al guscio, cercavo protezione nella tenda dalle micidiali palle di bovino meteorologiche, ma serviva a poco..

La notte passa vabbeh, sono solo 7-8 ore, un po' di pazienza; recuperai poi il sonno perso nelle prime ore del mattino, quando il temporale passò.
Il giorno dopo, abbastanza tardi, mi diressi verso la strada statale, in direzione di Bergamo, distante 150 Km circa.
Bastò solo mezz'ora di tentativi quella volta, facile impresa fù trovare un passaggio, una simpatica ragazza m'accompagnò a destinazione.
Bergamo, città a due piani: la città alta, il centro storico, i ricchi e la città bassa, la plebe. Finii di visitarla che era quasi sera, l'eccitazione dell'inizio del viaggio si iniziava a fare sentire.
Pensai bene di chiedere ospitalità aqualche parrocchia, la chiesa è sempre pronta a ospitare giovani ragazzi viaggiatori, è sempre pronta ad accoglierli con le braccia aperte e curarli, lavare i loro piedi magari, iniziai a cercare qualche convento.
Chissà per quale strano motivo a Bergamo sono presenti più chiese che edifici laici, a ogni angolo c'è un convento, una parrocchia, una cattedrale, un santuario, trovare ospitalità e gente accogliente in una comunità cosi unita e credente sarebbe stato un gioco da ragazzi, pensai.
Persi circa mezz'ora a cercare qualcuno nella prima chiesa in cui misi piede; nella seconda invece...
Continua nella seconda parte!
Che ne diresti di leggere un altro articolo a caso del blog? Potresti trovarlo interessante!

1 commento:

  1. Il commento sopra è ragionevole, ma penso che quelle siano sviste normali quando si scrive un post in viaggio
    da quello che ho letto in questo blog gli errori di ortografia sono praticamente assenti e il messaggio che vuole dare arriva perfettamente. non parlo del modo di scrivere che è chiaro e divertente!

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